martedì 29 dicembre 2009
domenica 27 dicembre 2009
sabato 26 dicembre 2009
oh oh oh !!!
ps: 140 caratteri circa, sennò la ghe dico a Babbu Natale di riprendersi i regali... Ba bà !!!
lunedì 21 dicembre 2009
domenica 20 dicembre 2009
sabato 19 dicembre 2009
Flash in the city
Bella questa piazza! In passato sicuramente è stato lo scenario ideale di chissà quanti balli.
Incantevole questa vecchia casa, chissà da chi è stata abitata.
E il fumo da quei camini, chissà che buon profumo di pane.
E chissà quante persone si sono dissetate in questa fontana.
Sono stato a Sadali e sono rimasto colpito da una curiosa iniziativa:
nel centro storico, sugli antichi edifici son state poste delle vecchie foto che raccontano quei luoghi come erano più di mezzo secolo fa.
Per vedere tutto ciò non ho utilizzato una DeLorean, è bastata una Panda.
sl
venerdì 18 dicembre 2009
giovedì 17 dicembre 2009
Orgosolo
Il mio è stato bellissimo, l’ho passato in
Barbagia.... Tra profumi locali e tanto buon vino rosso…lì la gente è
stupenda... Sono rientrata stamattina...ma lì ho lasciato il cuore., Orgosolo è
un paese stupendo, pieno di mille e mille tradizioni, a parte...
Roberta Bruno
Sotto con le storie !
p.s. 140 caratteri circa, ok ?
Per coloro che si fossero messi all'ascolto solo in questo momento...
A.S.
su frammentu
Cristina
mercoledì 16 dicembre 2009
Le mani di mio padre
tratto da Po Cantu Biddanoa di Benvenuto Lobina
L’uomo campanilista
C’era una volta l’uomo campanilista,
era un uomo molto furbo, molto. Passava le giornate a seguire i litigi tra i paesi.
C’era il sindaco di Esterzili che litigava con il prete di Seulo.
- al mio paese c’è la chiesa più bella – esclamava il prete
- ad Esterzili abbiamo una foresta migliore della vostra – ribatteva il sindaco tra una delibera e una stretta di mano.
E l’uomo campanilista ascoltava, memorizzava e se la rideva.
C’era il saggio di Villanova Tulo che discuteva col barbiere di Nurri
- noi, abbiamo il poeta in lingua sarda più bravo e rispettato – diceva il saggio
- il nostro centro storico non ha rivali – urlava il barbiere agitando le forbici, e il suo cliente sveniva.
E l’uomo campanilista ascoltava, memorizzava e se la rideva.
E così via a Mandas, Fonni, Gergei, Macomer e perché no, Artzaghena.
E l’uomo campanilista ascoltava, memorizzava se la rideva, e zitto zitto aveva sempre un luogo nuovo da visitare.
sl
che bestia sta Panda!
martedì 15 dicembre 2009
Sardegna
Roberta B.
Rendi protagonista il tuo territorio, raccontacelo con un Short Message Service, emm, con un SMS!
Mandaci al 3466673565 una piccola storia originale, stretta al punto tale da starci in un sms.
Una austera giuria di esperti uomini con i baffi leggerà il tuo racconto e lo pubblicherà su www.storiedistrade.blogspot.com e su facebook.
La miglior storia sarà premiata con un soggiorno di 3 minuti nel luogo descritto nel racconto.
Non essere avaro, regala anche a noi un pezzo del tuo mondo. ;-)
Provincia di Cagliari
anonimo
Villanova Tulo
Sl
Pula
anonimo
Gesico
anonimo
Dolianova
Nicola S.
Suelli
Zezza
lunedì 14 dicembre 2009
Signore e signori, ragazzi e ragazze, lavoratori e non , simpatici e antipatici e chi più ne ha ne metta, io, la panda Storie di Strade ha concluso il suo percorso, ha visitato tanti paesi, respirato luoghi e ascoltato storie d'ogni genere e colore. Il territorio ringrazia e rilancia : ambasciatori di qualsiasi luogo, ovunque esso sia in Sardegna, insomma, uomini "CON I BAFFI", proprio voi che avete raccontato e da raccontare e che per passione non vi limitate certo a dare una semplice indicazione stradale al turista senza carta o navigatore, ebbene, proprio voi,che volete far sentire come a casa chiunque visiti il proprio luogo, ascoltate e compite la vostra missione, restate in contatto col blog e con i mezzi che la rete mette a disposizione ! Perciò fate i bravi e fate in modo che tutte le energie spese in questi giorni per creare la rete degli ambasciatori del territorio, non vadano perdute. Se così non sarà, dirò a tutte le altre pande che incontrerete di prender vita e rincorrervi o prendervi a sportellate o qualora voi siate già dentro una panda, di correre proprio di fronte alla stradale e di beccare multe tali da non permettervi di comprare nemmeno il panettone per Natale.
Così sia.
PS: pitticcu su frastimu !!! e chi mi credo di essere, una jaguar..boo. mi sto montando la testa dopo aver scorrazzato per tre giorni indenne ben 5 persone. ASSIEME !.
il pianto delle foreste Sarde
colpi di scure e fucilate, danaro e sangue, legname
per far danaro, carbone per far danaro, abbiamo bisogno di
fondi per la guerra di Crimea, una guerra alla quale parteciperemo
nel nostro comune interesse di sardo-piemontesi, e di
fondi per costruire canali d’irrigazione nel vercellese, il riso è
una nostra ricchezza comune, anche vostra, quindi, perché
anche Biddanoa fa parte del regno come Vercelli, uguale. E
devo ungere molte ruote, diplomatici, governanti… Sempre
nell’interesse comune dei sardi e dei piemontesi, sempre.
E poi… quale onore per voi sapere che i tronchi degli alberi
più grossi delle vostre foreste saranno utilizzati dai francesi
per la loro flotta da guerra, che i treni di tutta l’Europa
correranno su binari sostenuti da traversine ricavate dai vostri
bellissimi alberi di leccio e di quercia, e che anche la cenere
delle enormi cataste di legna che bruciano dappertutto
qui da voi verrà insaccata e spedita a Marsiglia? E che nelle
concerie di mezzo mondo si utilizzerà il tannino che viene
estratto dalla scorza dei vostri superbi elci, quella che voi
chiamate “s’arruscu?”. Quale onore per voi, neh?
Giusto, signor Cavour. Quale onore.
Benvenuto Lobina, Po Cantu Biddanoa, ILISSO
Villanova Tulo, foresta di Napron’e Pera.
sl
domenica 13 dicembre 2009
Acqua self service.
A chi non è successo almeno una volta di svegliarsi alle 2 di notte con una sete indescrivibile?
Tendi la mano sul comodino, e prendi l’ultimo numero di Famiglia Cristiana, lascialo stare e vai leggermente più a sinistra, ecco la bottiglia, ma è vuota. Ti alzi, vai in cucina ma non c’è traccia d’acqua, neppure una goccia. Deserto anche nei rubinetti. Tragedia, una vera e propria tragedia.
Questo problema a Sadali non esiste, ti svegli alle 2 di notte tendi la mano sul comodino prendi il bicchiere, ti alzi, apri la finestra con nonchalance ti sporgi appena e riempi il tuo bicchiere di acqua fresca dalla cascata del tuo vicino. A Sadali tutto ciò è normale.
sl
Per (non) finire…
La porta del mare! (18 caratteri)
Giorgio Todde, Lo Stato delle Anime, Cagliari, 2000 Il Maestrale
Per non finire, ritorniamo da dove siamo partiti. Quante emozioni e suggestioni ci stanno in 18 caratteri? Dove si apre questa porta del mare? Quali strade e quali storie ci porta a conoscere?
Per non finire, la parola passa a voi. Alle vostre storie e micro racconti che ogni settimana, a partire da venerdì prossimo, pubblicheremo su questo blog. Raccontateci qui!
sabato 12 dicembre 2009
Le meraviglie nascoste.
Autore foto: Loddo Dario
sl
la Nasa riconosce i suoi limiti.
Storica la frase di un responsabile della Nasa andata in onda alcune settimane fa sulla CNN “sulla Luna è stata rilevata una significativa quantità di acqua, naturalmente non nelle stesse quantità presenti a Sadali, ma la scoperta rimane ugualmente importantissima”.
Sadali piccolo centro di neanche 1000 abitanti è riuscito a convivere con le grandissime quantità d’acqua presenti nel suo territorio. L'acqua lo sappiamo tutti è un composto chimico di formula molecolare H2O che favorisce lo sviluppo e il proseguo della vita sul nostro pianeta. A Sadali però non dà solo la vita ma contribuisce allo sviluppo turistico e di conseguenza crea occupazione.
sl
Capitolo 3.1
Sino ai confini del Nevada passando dalla California.
In un vecchio opuscolo ho notato che le tappe del trenino verde sono errate.
Un errore impressionante.
Mancano tanti paesi, tante fermate: Las Vegas, Los Angeles, Parigi.
Perché sono state escluse?
Perché gli automobilisti inchiodano dopo aver letto le indicazioni?
Perché tanti turisti si fanno immortalare con i cartelli?
Perché i pallettoni nei cartelli non superano il 10% della superficie totale?
Storie di Strade è anche questo, indagine, mistero, curiosità.
sl
La Panda ha personalità.
Strade? La nostra Panda non vuole saperne di asfalto. Freccia, tic tac tic tac tic tac, e in un batter d’occhio siamo sui binari, le marmotte se la ridono con la donnola nell’assistere alla scena. Inizio a preoccuparmi quando la super Panda s’arrampica su di un albero secolare e da là osserva a 360° tutto il panorama. Pensa un po’ se ti sforzi e la giornata è buona puoi vedere addirittura quello che vuoi tu.
sl
Per chi si fosse messo all' ascolto solo in questo momento.
Immaginate di trovarvi in un bellissimo paese, per esempio Frittole!
Non sapete nulla di questo paese, però ha delle bellezze naturalistiche, ha dei monumenti storici, insomma tanta cultura a portata di mano ma nessuna indicazione, nessuna nozione.
Qui entra in gioco l'uomo con i baffi, sarà lui a guidarti nel suo territorio.
Lui ti consiglierà i posti nascosti da visitare, ti racconterà le storie, le caratteristiche i segreti del posto.
Attento l'uomo coi bei baffi potresti essere anche tu, abitante del tuo paese.
Storie di strade cosa è?
é un progetto originale, un progetto ambizioso, un'idea che spera di trovare tanti amici che segnalano tramite un racconto un pezzo del loro territorio da narrare.
Ma cosa posso raccontare? Cosa posso segnalare?
tutto, vuoi alcuni esempi?
un luogo, un sapore, un profumo, un muro in pietra o paglia e fango, una fontana, un albero, una persona, una foresta, un fiume, una cascata, una grotta, un piatto tipico, una manifestazione originale.
L'importante è incuriosire, stimolare la curiosità del turista, racconta la tua isola in un altro modo.
Il blog è il posto per conservare queste storie.
sl
Capitolo 3.
I baffi del controllore.
Dopo aver poggiato le orecchie sui binari come un cowboy impolverato, proseguiamo il tragitto del trenino verde. Ora ci godiamo i paesaggi incontaminati. Come? Già li conosci? Hai già visto questi scenari? Tze! Ma non come me.
Sei mai salito sul tetto del trenino verde? Hai mai fatto un viaggio sdraiato sul tetto del trenino verde? Io si.
È capitato almeno 5, 6 o cento volte e sempre nello stesso modo:
- Scusi controllore, le sono caduti i baffi –
lui si voltava e io sgattaiolavo fuori dal finestrino e subito correvo e saltavo tra una carrozza e l’altra. Non mi sembrava vero. Da quel momento non udivo più clacson, non si vedevano semafori, Auchan, fumi o automobili, scrutavo solo il paesaggio, salutavo le pecore, mi rinfrescavo con i fiumi e le cascate, e i rami degli alberi che il trenino sfiorava cercavano di afferrarmi ma io ero più furbo di loro e non mi lasciavo prendere. Ma quando il treno abbordava i tornanti di Tacchenurri, avevo paura. Là c’era una galleria lunga, buia e abitata da strani topi alati, a quel punto scendevo e continuavo il mio viaggio nella speranza che cadessero di nuovo i baffi al controllore.
sl
Isolani, non isolati
Viaggiare in Sardegna è molto interessante, poiché costringe il viaggiatore a vagare col pensiero nell’antichità più remota, a rivedere eventualmente gli usi, i fatti e le gesta dei Cartaginesi, dei Romani e dei Greci, degli Egiziani, dei Fenici... (247 caratteri)
Emanuel Domenech, Berge et Banditsi. Souvenirs d’un vyage en Sardaigne, Paris, 1867
Lo sapete che la volta a tholos esiste anche a Micene? Che al nuraghe Arrubiu sono stati trovati resti di artigianato minoico? Non sono coincidenze e neanche misteri da svelare: semplicemente, la testimonianza degli scambi culturali e commerciali che la Sardegna ha avuto nei secoli passati con le le civiltà più evolute. La globalizzazione prima della globalizzazione!
venerdì 11 dicembre 2009
il Panda sul giaciglio.
Ma dimmi tu, la Panda ha approfittato della nostra discussione per riposare le sue zampe gommate. La giornata è stata intensa, lo so, ma un poco di professionalità…
Ora ci si riposa per il tour di domani. Si parte da Orroli, per poi sfiorare le bellezze rare, incontaminate e assonnate di Villanova Tulo, poi ancora Sadali e infine Seulo.
Ma prima di salutarvi utilizzo alcuni vocaboli in ordine cronologico per riassumere la giornata odierna:
Quasi tamponamento a Cagliari, Settimo, Panda, mappa, prosciutto e pancetta, 3 ravioli, ottimo vino a Serdiana, curva a due ruote, Myriam posso tirare il freno a mano in curva? Dolianova, chiesa, pipì sui prati, ci siamo persi, antibodi,le storie della signora Zezza, leggi la bibbia Zezza?, a Suelli, Mandas, Duca, Serrande, Convento, Biblioteca, idee, racconti, tanti bei baffi, turismo, cultura.
sl
Mandas: Dal Duca a Lawrence.
Si parla di turismo, si parla di cosa si può fare per trasformare un turismo a contagocce in un gran turismo di massa.
Ci scambiamo idee, battute, problemi. I buoni propositi ci sono tutti ma sono sempre gli stessi.
Ad un certo punto bussano alla porta, quest’ultima si spalanca e dal fumo nero sbuca il trenino verde, attraversa la sala e scompare poche mattonelle dopo.
Subito dopo una graziosa ragazza dai capelli mossi e ben pettinati alza la mano:
- un pizzico di follia, per far conoscere il nostro territorio ci vuole più fantasia. Basta idee scontate, proviamo a cambiare la mentalità –
sl
Il nostro obbiettivo è creare una rete. Abbiamo deciso di partire dagli uomini "coi baffi" , da chi vive il territorio nel quotidiano , da chi con una storia ti può raccontare un mondo inaspettato.
Dolianova, Chiesa di San Pantaleo.
La prima cosa che mi è venuta in mente vedendo la chiesa è: come mai Alberto Angela non ha dedicato una puntata del suo programma a questo monumento? Albè, ma cosa mi combini?
Solo due i punti dolenti che segnano questa tappa
1) servizi non se ne vede uno nel giro di 100 miglia.
2) nessuna indicazione, nessuna nozione, nessun dato,
Questi due punti purtroppo caratterizzano il 99% delle attrazioni turistiche e culturali della bella isola nostra.
Ora una piccola carrellata di nozioni utili per visitare il sito.
(fonte sardegnacultura.it)
Come arrivare
Imboccata da Cagliari la SS 554 verso Quartu Sant'Elena, si svolta a s. al bivio per Dolianova. Raggiunto il centro abitato si prosegue fino alla via Vescovado, dove si erge la chiesa.
Il contesto ambientale
L'edificio è all'interno di un'area recintata al centro del paese, accanto agli edifici dell'ex Monte Granatico recentemente restaurati.
Descrizione
San Pantaleo di Dolianova è fra le chiese medievali più importanti in Sardegna. Oltre all'imponenza dell'architettura, i motivi di attrazione risiedono nel ricco ed esuberante decoro scultoreo, sia all'esterno sia all'interno, dove sono custodite importanti opere d'arte pittorica.
La chiesa sorge in un sito in cui la presenza cristiana, risalente al V-VI secolo, è testimoniata dal ritrovamento di una vasca battesimale e di un pilastrino databile alla seconda metà del X secolo.
La diocesi esisteva già nel 1089, quando il vescovo Vigilius figura come testimone all'atto di donazione del giudice di Cagliari Costantino II ai monaci benedettini di San Vittore di Marsiglia.
L'ex cattedrale dell'antica Dolia fu edificata in tre fasi tra il XII e il XIII secolo e conclusa tra il 1261 e il 1289 ad opera di maestranze provenienti dal cantiere della chiesa di Santa Maria di Bonarcado. Al 1170 si riferiscono l'impianto trinavato, i pilastri cruciformi e tratti di muratura (fase in cui ebbe un ruolo importante il "magister Bonanus" citato in una delle iscrizioni della chiesa), mentre l'alzato è pertinente al XIII secolo.
La chiesa (m 30 x 13, alta m 15 circa) è in pietra tufacea locale. Ha pianta longitudinale trinavata con unica abside a S/E e copertura lignea derivante da una variazione del progetto originario che, vista la presenza di robusti pilastri, prevedeva volte in pietra. A s. della facciata si erge il campanile.
Paraste d'angolo e lesene ritmano una divisione in specchi, mentre teorie di archetti semicircolari si contrappongono ad altri interrotti da un lobo. La stessa varietà interessa i peducci di imposta degli archetti, con soggetti fitomorfi, antropomorfi, zoomorfi e di fantasia, figure mostruose e geometriche. La ridondante decorazione si completa con l'architrave del portale d'ingresso, un marmo romano riutilizzato, con serpenti tra le canne in rilievo. All'interno si segnalano i capitelli decorati con scene del Nuovo Testamento e quello, ormai gotico, con foglie a "crochet".
Sempre nell'aula si conservano gli affreschi medioevali dell'abside, quello con l'"Albero della Vita" sul fianco d. e il "Retablo di San Pantaleo", realizzato tra la fine del '400 ed i primi del '500.
Storia degli studi
L'ex cattedrale di Dolianova è stata oggetto di numerosi studi a partire dal XIX secolo, intensificatisi nel XX, che hanno visto Giovanni Spano, Carlo Aru e Donatella Salvi indagarne gli aspetti archeologici in rapporto al territorio comunale, e Raffaello Delogu, Corrado Maltese, Renata Serra, Roberto Coroneo, Maria Cristina Cannas, Lucia Siddi, Elisabetta Borghi e Giacomo Pisano indagarne gli aspetti storico-artistici e dei numerosi restauri.
sl
parte la rissa.
sl
Capitolo 2.1
Baffi tuoi
Storie di Strada ha come fine risvegliare l’uomo baffuto che è in tutti noi, far conoscere a chi ci ascolta i luoghi speciali, incantevoli e purtroppo nascosti della nostra isoletta a forma di isola.
hai detto baffi? –
chi io? –
si tu! -
si ho detto baffi! –
Ma allora sei stato anche tu a Villanova Tulo, il paese di 1200 abitanti più bello del mondo.
Ogni anno a carnevale il bizzarro paesino che sovrasta il Flumendosa, organizza la tradizionale sfilata a premi, e non solo vince il carro più bello ma udite udite: la maschera con i più bei baffi. Il premio è tanto bizzarro quanto inutile, ma ad ogni nuova edizione conta un numero sempre maggiore di iscritti. Unica clausola: i baffi devono essere tassativamente veri.
E che dire della grande ed inutile galleria baffuta creata dai Portoghesi Esclusi
clicca qui:
sl
Capitolo 2.
Storie di Strada riparte sulle tracce del trenino verde.
Una Panda che macina chilometri aromatizzati al bambù (lo so in Sardegna suona male ma il mirto mi ha fatto male una volta). Dicevo una Panda con un bagagliaio di oltre 24.000 km² (omologato tranquilli), c’è posto per tutte le storie, per tutti i racconti. Uno spazio enorme per raccogliere tutte le curiosità della bella isola nostra.
Istruzioni per l’uso: Segui la Panda, pensa al racconto, saltella, accendi il pc e scrivi sul blog!
sl
Ma la Sardegna non era un posto di mare?
In Sardegna bisogna penetrare nella montagna per ritrovare l’isola nella sua più vera essenza. Quante sorprese sono riservate a chi vi si avventura! (149 caratteri)
Gaston Vuillier, La Sardaigne par M. Gaston Vuillier, in Le tour du monde. Journal de voyage Paris, 1891
Chi è pronto a cogliere la sfida di Monsieur Vuillier? Certo all’epoca del suo viaggio spingersi tra le montagne doveva essere una vera avventura… oggi per fortuna il viaggio risulta molto più agevole, anche se la bellezza dei luoghi è sempre sorprendente, inaspettata. Quegli orizzonti che hanno affascinato i viaggiatori del passato, gli spazi aperti, sono rimasti al loro posto. Sarebbe un peccato non seguire il consiglio del nostro illustre giramondo!
giovedì 10 dicembre 2009
Un'altra tappa del nostro viaggio
A tavola...
Vogliamo i baffi!
Qui con gli amici che stamane abbiamo raggiunto a Pula, siamo d'accordo sull'importanza di questa figura; solo chi ha i "baffi" ha qualcosa da raccontare per far sentire a casa chi va a scoprire una zona, un posto, un itinerario o un "attraversamento". Io voglio avere i baffi; lo so, pure voi.
uomo coi baffi: svelati !
Pronti partenza via!
Sulla strada di Sant’Efisio
La strada da Cagliari a Nora si snoda attraverso una striscia di terra rialzata tra il mare e gli stagni e compie un lungo giro. Poiché l’intero percorso al luogo del martirio di Sant’Efisio è troppo lungo da percorrere in una sola giornata, si fa una sosta a metà strada.
Si provi ad immaginare un campeggio improvvisato di dieci o quindicimila persone: alcuni per chiedere l’intercessione di Sant’Efisio, altri per incontrare gli amici, altri esclusivamente per far baldoria e tutti per rimpinzarsi di cibo come pochi, salvo i Sardi, sanno fare in simili occasioni. (560 caratteri)
Edwardes Charles, La Sardegna e i Sardi, Londra 1889, Ilisso 2000
Ecco una storia che ci parla della strada tra Cagliari e Nora, quella della Sagra di Sant’Efisio. La stessa che percorreremo oggi con la nostra Panda, fermandoci lungo le stesse tappe della processione. Il compassato Charles rimane piacevolmente colpito dall’aria di festa e dalle grandi abbuffate che ci si concede per l’occasione. Noi forse non ne saremmo così stupiti… ma chissà quali altre sorprese troveremo nel nostro viaggio lungo quella strada!
mercoledì 9 dicembre 2009
Pronti a partire?
Pazienza per Cagliari, per le vie strette e buie di Castello, che improvvisamente si aprivano a un mare di luce, pazienza per i fiori, che aveva piantato e che avrebbero inondato di colori il terrazzo della via Manno, pazienza per i panni stesi al vento di maestrale (267 caratteri)
Milena Agus, Mal di pietre, Roma, 2007 Nottetempo
Siamo pronti a partire per il nostro viaggio in Panda. Pronti a percorrere le strade e a raccogliere le storie del territorio. Ma prima, il nostro punto di partenza. Che è Cagliari, la città, il quartiere di Stampace, la chiesa di Sant’Efisio. E voi avete storie su Cagliari? Volete raccontarcele?
martedì 8 dicembre 2009
L’accoglienza non è questione di etichetta
In Sardegna la cordialità non segue l’etichetta. Se entri in una città come straniero al tramonto, resterai quasi imbarazzato dalla quantità di nuovi amici che sarai uscito a farti prima dell’ora di andare a dormire. (217 caratteri)
J.E. Crawford Flitch, Mediterranean moods; foot-notes, of travel in the islands of Mallorca, Menorca, Ibiza and Sardinia, Londra, 1914
lunedì 7 dicembre 2009
Sull’accoglienza…
Il Sardo si fa una gloria d’essere ospitaliere, il che è una provvidenza anche in un paese come questo dove non vi sono osterie per alloggiare i Forestieri passeggeri (167 caratteri)
Anonimo Piemontese, Descrizione dell’isola di Sardegna, Tardo 1700
Così la pensava il viaggiatore anonimo che alla fine del 1700 si spingeva fino in Sardegna (coraggiosamente!). Quasi una recensione da tripadvisor ante litteram! Quando un sistema turistico vero e proprio non esisteva ma il tutto veniva riscattato dallo spirito ospitale degli abitanti dell’isola. E oggi? Come si esprime oggi lo spirito “ospitaliere” dei sardi?
venerdì 4 dicembre 2009
Let's go social!
Cominciamo ad ascoltare...
Per saperne di più sul nostro territorio...
martedì 1 dicembre 2009
Caratteri forti, ma non più di 140 (compresi gli spazi)!
Hai voglia di raccontare il tuo territorio? Invia il tuo racconto!
Hai tempo fino al 1° febbraio 2010. Ogni venerdì pubblicheremo i migliori su questo blog.
A chiusura della raccolta i racconti più belli saranno inclusi in una pubblicazione che presenterà il nostro territorio.
Hai 140 caratteri a disposizione e poche regole da seguire.
- Per inviare il racconto, scrivi un commento a questo post (e nei prossimi giorni attiveremo un numero a cui puoi inviare il tuo breve racconto via sms)
- Il racconto deve avere come tema il territorio della provincia di Cagliari
- La lunghezza massima è di 140 battute, spazi inclusi, firma esclusa
- Tutti i racconti devono essere firmati
- Non sono ammesse parole o frasi offensive, a sfondo razzista o sessista. I racconti che non rispettano questaregola saranno cancellati.
- Il tema invece è una descrizione del tuo territorio, di qualcosa di ignoto, di bello, di contemporaneo, di quotidiano e di piacevole da scambiare con chi il tuo territorio lo vive (tutto l’anno o solo per qualche giorno)
Raccontateci!
Storie di strade. Percorsi turistico culturali a portata di mano.
Intitoliamo così la proposta dei luoghi e delle genti di questa parte della Sardegna: la Provincia di Cagliari. Catalogo spontaneo di storie originali, di gesti naturali vissuti con semplicità come una mano tesa, offerta anche ai viaggiatori più illustri. Storie e strade di oggi, vie di comunicazione verso paesaggi naturali e umani, riferimenti ideali per attraversare geografie esotiche, dove l'ospitalità e l'accoglienza sono caratteri propri della cultura locale. Matrici di nuove storie per i protagonisti di oggi.
Percorsi turistico culturali a portata di mano.
Questo blog serve per raccogliere storie. Per segnalare le migliori. Per scambiare idee e creare reti nel territorio tra chi lo vive tutto l’anno e chi solo qualche giorno.